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DESIGN 2013/14 n 2 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
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lunedì 24 febbraio 2014

* La lista della spesa di Michelangelo - Linguaggio: parole, terminologia, segni. Comunicazione

"L'opera d'arte nasce dai segni, ma anche li fa nascere”da web: http://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Proust_e_i_segni

La lista della spesa di Michelangelo ci introduce al modo in cui un oggetto viene rappresentato, comunicato,  interpretato ma anche a come viene pensato, immaginato, realizzato e in seguito testato e verificato. 
Linguaggio: parole, terminologia, segni. Cos’è la semiotica? Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico. 
 […] Da quando si conoscono le lingue scritte abbiamo la prova che gli esseri umani hanno affrontato la questione della semiotica. […] I segni (σημεια), prima di tutto, sono sentimenti dell'anima e sono uguali per tutti gli esseri umani. Quando questi sentimenti sono immagini, vale a dire le cose reali (πραγματα), sono ugualmente gli stessi per tutti. 
Aristotele definì le aree della semiotica:
Anima [ψυχη] psychi
Sentimenti  [παθηματα] pathimata
Cose [πραγματα] pragmata
Simboli  [συμβολα] symbol  suoni o segni / scritti […] ll famoso quadro di Magritte "Ceci n'est pas une pipe" è un esempio molto utile per spiegare l'idea di Aristotele. Perché ha detto, questa non è una pipa? Magritte mostra un simbolo di una pipa, non una pipa. Solo una pipa è una pipa. Anche la parola "pipa" non è una pipa, parola e immagine sono simboli di un oggetto, in questo caso la pipa, non l'oggetto stesso […]
Tommaso D'Aquino distingue tre scienze: Philosophia Moralis, Philosophia Naturalis e Scientia de signis.
"Scientia de signis "design is scientia"


Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) […] "Un segno è una percezione che consente la conclusione dell'esistenza di una non -percezione. Un segno può stare per una cosa (res) o un'idea (conceptio, idea, cogitatio)". Leibnitz ha visto l'importanza della semiotica come teoria dei segni visivi (per distinguerli dai segni verbali) e ha fissato le strutture più avanzate per una moderna educazione al design […]
Comunicazione:  dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni processo consistente nello scambio di messaggi o di informazioni, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina) e un altro della stessa natura o di natura diversa. [...]
“Un dizionario dei gesti italiani è divertente e utile, tanto più se pensiamo che gli italiani, appunto, sono conosciuti in tutto il mondo perché si esprimono, oltre che con le parole, anche con i gesti”
Bruno Munari  Il dizionario dei gesti italiani, Adnkronos Libri,  1994
[…] Lo sviluppo dei sistemi di comunicazione e di informazione ha conosciuto, negli ultimi due decenni del Novecento, un'accelerazione impressionante, destinata ad avere ripercussioni di grande portata sulla vita economica e politica, oltre che sul costume e sulla cultura. Alcuni ritengono anzi che questo sviluppo stia trasformando in profondità le stesse basi biosociali della conoscenza e del pensiero umano. […]
Nel 1964 l’opera “Understanding media” di McLuhan, sostiene tesi attuali soprattutto in riferimento al computer e alle prospettive della comunicazione interattiva.
[…]L'idea più originale e teoricamente produttiva di McLuhan è certo stata quella dei media come protesi, ossia estensione del sensorio umano nell'ambiente e come mezzo di interazione con esso. Una concezione che ha le sue radici nella tradizione di pensiero americana rappresentata dal pragmatismo e che McLuhan ha rielaborato in maniera originale. Egli sosteneva inoltre che la comunicazione elettronica rende "immateriale" il nostro corpo, dilatandolo nell'etere; e che questo fenomeno genera una "guerra dei media", come mostravano, già alla fine degli anni settanta, le nuove forme di terrorismo che si servivano della televisione per diffondere i loro messaggi. Infine, un'altra idea di McLuhan che è stata largamente ripresa è quella secondo cui la comunicazione elettronica, data la sua velocità e la possibilità di far circolare le informazioni quasi in tempo reale, rende il mondo un "villaggio globale".
[…]Accenti ottimistici dominano invece nel pensiero dell'americano Nicholas Negroponte, direttore del Media Lab presso il Massachusetts Institute of Technology, una tra le più note figure di guru dei media, che predice l'avvento della "società digitale" […] Un caso emblematico di proiezioni future che hanno suscitato brillanti discussioni, ma che oggi debbono venir ripensate criticamente, è rappresentato dalla tesi sostenuta da Joshua Meyrowitz, secondo cui i nuovi media, in quanto consentono di avere scambi e stringere relazioni personali senza necessità di essere fisicamente presenti, porteranno alla "perdita del senso del luogo"[…]

immagine 1: soggetto ed elaborazione di Angela Branca

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