piattaforma 1
DESIGN 2013/14 n 1 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-1.blogspot.it/

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DESIGN 2013/14 n 2 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-2.blogspot.it/

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DESIGN 2013/14 n 3 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-3.blogspot.it/

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mercoledì 12 febbraio 2014

Itinerario a Roma ... opzione possibile e interessante ...

 Itinerario  a Roma ... opzione possibile e interessante ...
Foto 1 - Logo  M.U.Ro. - Museo Urban di Roma
M.U.Ro. - Museo Urban di Roma è il primo museo di Urban Art a Roma ed è il primo progetto di museo completamente integrato nel tessuto sociale, come la forma d'arte di cui si occupa: l'Urban Art. 
Questo progetto di museo, curato dall'artista David "Diavù" Vecchiato e organizzato dall'Art Agency Mondopop e nasce nel 2010 a Roma nel quartiere Quadraro, incrocio tra il V e il VII Municipio del Comune di Roma. In attesa di una piattaforma stabile M.U.Ro. nasce esclusivamente come museo all'aperto, una collezione di opere, di artisti di tutto il mondo, realizzate per i cittadini nelle strade e in altri spazi, privati e pubblici, dei Municipi V e VII del Comune di Roma. Ufficialmente prende il via nella primavera/estate del 2012 come progetto patrocinato dal Comune di Roma - V Municipio (ex VI) e dalla Provincia di Roma, ma ha iniziato a lasciare il proprio segno grazie alle opere di Urban Art dipinte già dal dicembre 2010 nel quartiere Quadraro.
L’idea base di M.U.Roè di creare un museo a cielo aperto dove l’Arte Contemporanea avrà la possibilità di interagire quotidianamente con i cittadini, così come avviene ogni giorno nelle strade delle nostre città grazie alle opere di Street Art.
Inoltre, M.U.Ro. ha intenzione di istituire un Festival del museo a cielo aperto che intende cambiare aspetto e valore a molti spazi pubblici romani oggi a rischio di disastroso degrado, quest’ultimo si svolgerà con mostre, installazioni, incontri, proiezioni, laboratori, corsi, giochi, feste, editoria, festival ecc.


In un semplice e appassionante percorso si possono ammirare le opere realizzate dal 2010 al 2013 di:
Foto 2 - Mappa Itinerario M.U.Ro. - Museo Urban di Roma
1) Gio Pistone (06>10/2012), "Tunnel del Quadraro", Via dei Lentuli;
2) Mr. Thoms "Il RisucchiAttore" esterno Tunnel del Quadraro (11/2012), Via Decio Mure;
3) Gary Baseman "Buckingham Warrior (for Q44)" (04/2012), Largo dei Quintili;
4 ) Nicola Alessandrini, Lisa Gelli & Diavù "Senza Titolo" (04-05/2012), Piazza dei Tribuni;
5) Diavù "Quadraro People" (12/2010), Via dei Lentuli;
     Diavù "Art Pollinates Quadraro" (02/2011), Via dei Lentuli;
     Zelda Bomba (08/2012) "Senza titolo"Via dei Lentuli;
     Malo Farfan (10/2012) "Senza titolo" , Via dei Lentuli;
6) Alessandro Sardella (10/2013), “Il Simbolismo”Via dei Corneli 7;
7) Jim Avignon (07/2012), "Grandma", Via dei Pisoni;
8)  Ron English (10/2013), "Senza titolo", Via dei Pisoni 89;
9) Beau Stanton (10/2013), "Senza titolo" , Via dei Pisoni 69;
10) Marco About Bevivino, Alberto Corradi, Diavù, Massimo Giacon, Ale Giorgini, Irene Rinaldi 
        (11/2011 - 09/2012),  "I Ciaci" Giardino dei Ciliegi,  Via Filippo Re;
11) AliC'è (Alice Pasquini)(03/2012), "It's a New Day" , Via Antinori.
dal web: http://muromuseum.blogspot.it/p/map.html
Foto 3 -  1. Gio Pistone (06>10/2012),
"Tunnel del Quadraro"
Foto 4 - 2. Mr. Thoms (11/2012),
"Il RisucchiAttore" esterno Tunnel del Quadraro 
Foto 5 - 3. Gary Baseman (04/2012) , 
"Buckingham Warrior (for Q44)
Foto 6 -  4. Nicola Alessandrini, Lisa Gelli & Diavù (04-05/2012),
"Senza Titolo" 
Foto 7 - 5.  Diavù (12/2010),
 "Quadraro People"
Foto 8 - 5. 1. Malo Farfan (10/2012),
"Senza titolo"
  Foto 9 -  5.2. Zelda Bomba (08/2012), 
"Senza titolo" 
Foto 10 - 6. Alessandro Sardella (10/2013),
“Il Simbolismo”
 Foto 11 -  7. Jim Avignon (07/2012), 
"Grandma"
Foto 12 - 8.  Ron English (10/2013),
"Senza titolo"
Foto 13 - 9. Beau Stanton (10/2013),
"Senza titolo"
Foto 14 - 10. Marco About Bevivino, Alberto Corradi, Diavù,
 Massimo Giacon, Ale Giorgini, Irene Rinaldi "I 
(11/2011 - 09/2012),
"I Ciaci" Giardino dei Ciliegi
Foto 15 -  11. AliC'è (Alice Pasquini)(03/2012),
 
"It's a New Day"
dal web: http://muromuseum.blogspot.it/p/g-l-l-e-r-y.html

L’Arte di strada o arte urbana (in inglese street art) è il nome dato dai mezzi di comunicazione di massa a quelle forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: spraysticker artstencil, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra la street art e i graffiti si riscontra nella tecnica non per forza vincolati all'uso di vernice spray e al soggetto non obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mass-mediatica della terminologia (originariamente semplicemente Writing). Ogni artista che pratica street art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre; La street art offre, infatti, la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte. A tre decenni dalla sua comparsa il fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano ha ormai guadagnato, tramite le sue influenze sulle arti visive, una rilevanza unica sul panorama della creatività contemporanea. Una svolta nel campo del graffitismo europeo si ebbe a Parigi negli anni '90, con artisti quali Stak, Andrè, Honet e altri. I graffiti influenzano la grafica pubblicitaria, le campagne di marketing, il gusto di migliaia di persone. Intorno al 2000, tra FranciaInghilterraSpagnaFinlandia e Italia, si assiste a qualcosa di nuovo e differente per le strade; numerosi creativi (artisti, fotografi, poeti, graffitari) abbandonano l'etnocentricità del movimento del writing e, proponendo lavori su poster, stencil o vernice traducono la loro esigenza d'espressione in una tensione costante verso la comunicazione di massa e la partecipazione del pubblico al senso dei propri interventi.Banksy, attivo già a Londra nei primi anni del 2000, ha estrapolato e diffuso più di chiunque il concetto di street Art: decorazioni a spray immediatamente traducibili e trasversali rispetto alla società che comunicano tematiche sociali quali la necessità di libertà d'espressione, il pacifismo, la brutalità della repressione poliziesca, la conformità della morale a regole di sola facciata, l'antiproibizionismo e il rispetto della libertà sessuale e di coscienza
Questo tipo di arte discende direttamente dalla Pop art e dal Graffitismo, ponendosi però in un nuovo panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, verso chi più propriamente artista propone i suoi lavori o chi, diversamente, utilizza la strada come luogo ribalta e vettore comunicativo. La street art italiana scena italiana ha raggiunto una notorietà europea dai primi anni duemila, con l'emersione di tre scuole riconducibili a MilanoBologna e Roma. La prima tra le tre si concentra su una massificazione degli interventi per intercettare un pubblico il più vasto possibile, con decorazioni di piccola e media grandezza, sempre in grave contrasto con la municipalità e il governo della città. La seconda ha sviluppato invece uno stile che rende massiccia ogni decorazione più che una serialità serrata di interventi per le strade, che passano talvolta in secondo piano rispetto a fabbriche e aree metropolitane dismesse. Roma ha la sua importanza per quanto riguarda la tecnica stencil, grazie a Sten Lex, attivi dal 2001 e considerati tra i pionieri dello "Stencil Graffiti" in Italia.  Milanesi protagonisti di tale movimento, intesi per la loro rilevanza sul pubblico ampio e non necessariamente addetto ai lavori, sono il pop artist Bros e il poeta di strada Ivan Tresoldi, e Ozmo che proposero i primi interventi a livello nazionale già nel 1999, Pao ed i suoi panettoni a pinguino, l'illustrarocker TvBoy. 
Della scuola bolognese, nonché particolarmente indicativi rispetto alle esperienze stilistiche e pratiche sopracitate, sono Blu, street artist e video maker ormai di fama mondiale, Ericailcane ed Eron, attivo dagli anni novanta tra Rimini e Bologna è stato eletto miglior street artist italiano dalla rivista specializzata AL magazine ed ha esposto le sue opere in vari musei e gallerie nel mondo. Importante citare il duo di artisti Dado e Stefy grazie anche alla loro passata esperienza nel mondo del writing nostrano. Verso la fine degli anni 2000, il movimento ha preso strade diverse e si è ormai in parte istituzionalizzato nella relazione con le municipalità in collaborazione con le quali spesso coopera, con musei, gallerie e grandi corporations. Negli ultimi anni la street art si sta evolvendo molto e accanto alla ormai forma dipinta, si stanno proponendo forme diverse di arte di strada. 
Banksy, con i suoi interventi in vari musei ha mostrato che l'arte di strada può essere anche intervenire sulla città non solo con i graffiti ma anche con interventi di vario genere.
dal web: http://it.wikipedia.org/wiki/Arte_di_strada
Foto 16 - Blu: Bologna (2005), Italia.
L'artista che ha realizzato l'opera a Bologna nel 2005 è Blu, street artist e video maker ormai di fama mondiale. Blu è un artista italiano. Con questo pseudonimo, Blu ha deliberatamente deciso di nascondere la propria identità. Tuttavia, si sa che è originario di Senigallia, ma è cresciuto artisticamente a Bologna.
Blu ha iniziato a farsi conoscere a partire dal 1999 attraverso una serie di graffiti illegali eseguiti a Bologna, nel centro storico nelle zone adiacenti all'Accademia di Belle Arti ed in periferia negli spazi occupati del centro sociale Livello 57. La prassi pittorica di questi primi anni di attività, pur esprimendo elementi di originalità stilistica, era ancora legata all'uso della bomboletta spray, medium tipico del writing tradizionale. Ma già a partire dal 2001 le opere di Blu iniziano ad essere eseguite con vernici a tempera e con l’uso di rulli montati su bastoni telescopici. Tale tecnica gli ha permesso di ingrandire smisuratamente la superficie pittorica dando una nuova concretezza al suo universo figurativo. Lungo le strade di questa città iniziano così a comparire grandi figure di umanoidi dai connotati sarcastici o talvolta drammatici il cui immaginario sembra ispirarsi al mondo dei fumetti, e degli arcade games. Altro aspetto fondamentale che ha caratterizzato i suoi esordi è la prassi dell’azione pittorica condivisa. Artisti quali Dem, Sweza, Run, ma soprattutto Ericailcane erano i compagni privilegiati di incursioni notturne a più mani, in cui l’autografia era sacrificata in nome di una anonima partecipazione creativa. Di quegli anni sono anche le prime sperimentazioni di animazione digitale che l’hanno portato a realizzare brevi clip interattivi, usati come supporto visivo per i concerti del collettivo musicale OK NO. Il sodalizio con Ericailcane ha dato i migliori risultati nel triennio 2003-2006. Le due personalità si sono completate vicendevolmente in una straordinaria armonia compositiva. E se a Blu era spesso lasciato il compito di figurare esseri umani, Ericailcane si cimentava con i suoi tipici soggetti di animali. I due artisti, amici nella vita, continuano a collaborare ancor oggi anche se con meno assiduità. A partire dal 2004 le gallerie d’arte si sono accorte del suo valore ed hanno iniziato ad invitarlo a prendere parte a mostre personali e collettive. Tuttavia Blu nel corso della sua carriera ha cercato di limitare la sua presenza nel recinto delle gallerie d’arte preferendo indirizzare il proprio percorso creativo verso altri territori. 
dal web: http://it.wikipedia.org/wiki/Blu_(artista)
Fonti Iconografiche:
Foto 1: http://muromuseum.blogspot.it/
Foto 2: http://muromuseum.blogspot.it/p/map.html, rielaborazione digitale con Photoshop diVincenza Triolo
Foto 3 - 15: http://muromuseum.blogspot.it/p/g-l-l-e-r-y.html
Foto 16: http://it.wikipedia.org/wiki/Blu_(artista)

2 commenti:

  1. umh! sta diventando un pellegrinaggio.. cmq il post significa che verrebbe?
    cp

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  2. Si mi piacerebbe... ho già visto e fotografato opere di street art nel 2006 ad Atene e mi son piaciute molto...
    Effettivamente, forse un giorno a Roma è poco per vedere tutto il M.U.Ro!
    vt

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