"Il
progetto è un processo gradualmente migliorabile”
mai come oggi mi rendo
conto di quanto questa definizione, dataci dalla Professoressa Polidori fin dalla
prima lezione, sia vera.
Infatti, dal primo giorno
in cui ho cominciato a pensare a come avrei voluto realizzare il mio prototipo
di Ghirlanda Design, non ho più smesso!
Inizialmente ci fu la fase
di scelta dei soggetti a cui ispirarci (anche se fondamentale per la riuscita
del progetto, è stata forse la fase più semplice, più divertente, vista la
vasta gamma di soggetti tra i quali avremmo potuto scegliere..)
Poi ci fu la lunga fase di “schizzo”
del progetto (che per quanto mi impegnassi non riusciva mai a soddisfarmi..) ed inoltre la continua
ricerca dei materiali che fossero più adatti a conseguire il mio scopo, tenendo
sempre ben presente che i soggetti da me scelti dovevano essere ben definiti,
riconoscibili, non dovevano essere stravolti, ma al contempo dovevano riuscire
a fondersi tra di loro in modo gradevole, e soprattutto funzionale…
Ghirlanda TIMOR-osa |
e una volta terminata la
Ghirlanda ho cominciato a pensare a quello che potesse essere il suo “contenitore”..
Ma soprattutto in quest’occasione vorrei parlarvi di quello che è stato per me un “progetto nel progetto”.
Ma soprattutto in quest’occasione vorrei parlarvi di quello che è stato per me un “progetto nel progetto”.
Ovvero della fase di
ideazione e realizzazione del Calendario Timor, che ho inserito e che da il
nome alla mia Ghirlanda TIMOR-osa.
Infatti inizialmente non è
stato affatto semplice “progettare” le varie parti che lo componevano, ognuna
delle quali doveva avere delle dimensioni ben precise, che stessero soprattutto
in perfetta relazione con tutte le altre.
Il primo passaggio è stato
quello di dare una forma e una misura, alle varie parti cartacee, quelle che
compongono il vero e proprio calendario : giorni, mesi..
Dapprima disegnate a mano
libera, le ho poi “costruite” al computer, in modo da ottenere un lavoro più “pulito” .
Le ho poi stampate su cartoncino, ritagliate e forate (foto 1).
Le ho poi stampate su cartoncino, ritagliate e forate (foto 1).
Ho poi disegnato su un cartoncino molto spesso (3 mm) le
varie parti che avrebbero composto il sostegno del calendario (foto2), le ho
ritagliate e dipinte di nero (foto 3).
foto 1 |
foto 2 |
foto 3 |
Ho poi realizzato con del fil di ferro il “connettore” del calendario, creando alla sua sommità una sorta di asola che non consentisse la fuoriuscita delle varie parti che ho conseguentemente inserito (foto4). Asola che ho poi realizzato (con una pinza da elettricista a punte coniche), anche al termine dell’inserimento di tutte le parti (foto5).
Ho infine incollato il tutto alla base e realizzato così il mio Calendario da “Scrivania” Timor.
foto 4 |
foto 5 |
Una riproduzione HandMade, decisamente non perfetta ma molto economica, adatta ad uno studente universitario che difficilmente può permettersi l’originale Calendario da Tavolo di Enzo Mari!
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