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DESIGN 2013/14 n 2 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
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sabato 18 gennaio 2014

* Lista della Spesa di Michelangelo Buonarroti: “l’eccellenza nelle grandi cose si fonda sull’eccellenza del piccolo”

già solo la prima vignetta valeva il post, che ho messo sulla piattaforma, poi ho letto il tutto: davvero un ottimo lavoro. cp
Lista della Spesa di Michelangelo Buonarroti: "l’eccellenza nelle grandi cose si fonda sull'eccellenza del piccolo"
FOTO 1 - Studio e riflessioni 


La lista della spesa di Michelangelo Buonarroti è sia segno sia testo, pensata per il servo analfabeta che non sa leggere il testo accanto ai cibi, può essere interpretata anche come ricettario o menu giornaliero visto la ripartizione con cui è stata eseguita. 
La lista della spesa di Michelangelo è un foglietto che a prima vista per un osservatore poco attento potrebbe non voler dir nulla, ma in realtà è ricca di significato, tanto da poter affermare che l’eccellenza di Michelangelo come progettista si fonda sull'eccellenza nel piccolo; quindi il meno è più. La lista è un buon progetto perché pensata non solo per il servo analfabeta, ma per più utenti. Osservando la lista della spesa di Michelangelo più approfonditamente mi conduce a un metodo progettuale che segue il seguente schema logico: vedi FOTO 2 - Schema n.1 primo studio.
O meglio ancora introducendo nello schema altri elementi si ha: 
FOTO 3 - Schema n. 2 evoluzione dopo un confronto
La lista  rappresenta un progetto, realizzato con fantasia, creatività invenzione, efficace in un contesto dove i cibi rappresentati sono funzionali all'ambiente di consumo (come il salame tipico, il Bruschino) e all'esigenza di Michelangelo (un bocal di vino, due minestre di finocchio) in qualità di utente, per cui in diversi momenti e situazioni di consumo in un determinato periodo. Allora la lista di Michelangelo riconduce al Food Design quella disciplina che si occupa di sistema-cibo analizzandone i nuovi bisogni e i mutamenti dicotomici che ne indirizzano le tendenze di produzione e di consumo.
Paolo Barichella – (professionista nel campo internazionale nel Food Design) afferma:
“Food Design è la capacità di progettare proposte e soluzioni alimentari efficaci in un contesto dove il prodotto sia funzionale al tipo di ambiente di consumo, e sopratutto all'esigenza dell’utente in diversi momenti e situazioni di consumo. Gli strumenti per la trasformazione, conservazione, veicolazione, servizio ed il consumo del prodotto alimentare devono essere pensati con il fine di instaurare uno stretto rapporto volto a migliorare inequivocabilmente le caratteristiche del prodotto alimentare. Solo quando vengono studiate attentamente tutte le caratteristiche di un prodotto alimentare o si progetta con la stessa materia edibile si può parlare di food design. In una sola affermazione possiamo dichiarare che Food Design è Progettazione consapevole di interfacce e strumenti funzionali, complementari all'atto di alimentarsi, che possono spesso consistere nell'alimento stesso”.
da rivista _ NexMag, “Food Design – La sostenibile leggerezza del gusto. Incontro con Paola Barichella”, web:  http://thesignstudio.wordpress.com/fooddesign-la-sostenibile-leggerezza-del-gusto/

Ma più semplicemente si può affermare che il Food Design è il rapporto tra forma e contenuto del cibo dove la creatività converge con la produzione industriale.

FOTO 2 - Schema n.1 primo studio
Perché Food Design vuol dire progettare il luogo dove viene consumato il cibo, il modo in cui viene consumato (Experience Design), il suo involucro (Packaging), la sua stessa forma (Edible Design), l’essenziale è che sia sempre e solo il prodotto alimentare a essere il vero soggetto protagonista da cui scaturiscono tutte le scelte.


FOTO 4 - Food Design - quando il cibo prende forma 
Si pensi al caffè al modo in cui è consumato, al suo involucro, al fatto che è sempre il vero soggetto protagonista e al ciclo produttivo che dipende da questo prodotto. 


FOTO 6 - Caffè: logo design
FOTO 5 - Moka

L’espresso italiano o il caffè con la moka è conosciuto anche all'estero, e molti stranieri finito il loro soggiorno in Italia, al loro rientro portano con sé una moka e qualche confezione di caffè italiano, tra i più richiesti il Lavazza.

FOTO 7 - Spot pubblicitario per Lavazza con Enrico Brignano 
La moka macchinetta per la preparazione del caffè, inventata da Alfonso Bialetti nel 1933, prodotto del disegno industriale italiano famoso in tutto il mondo, è presente nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York. Ancora in produzione, il progetto rimane tuttora invariato nella sua totalità dopo ottant'anni e la sua produzione avviene ancora in Italiada web: http://it.wikipedia.org/wiki/Moka
FOTO 8 - Spot pubblicitario per Lavazza con Julia Roberts - 
Paolo Bonolis e Luca Laurenti   
Si pensi poi agli spot pubblicitari del caffè, in tutti il prodotto alimentare è il vero soggetto protagonista da cui scaturiscono tutte le scelte. Chi non ha mai ricordato almeno una volta nella sua vita  gli spot pubblicitari del Lavazza, azienda italiana conosciuta nel mondo per la sua produzione di caffè, bevendone una tazzina?




L’ultima tendenza del Food Design attenta  a trasformare il cibo in arte emozionale è il Coffee Design e l’impresa  è affidata proprio allo storico marchio italiano Lavazza conosciuto nel mondo.  
Il concetto di coffee design Lavazza l’ha lanciato quindici anni fa con l’ormai storica collaborazione con Ferran Adrià, ma che affonda le sue radici in un periodo più lontano, nel 1979, quando l’azienda creò il Training Center, la scuola dell’espresso dove, negli anni sono state realizzate e commercializzate numerose ricette e sperimentazioni di gusto a base di caffè. Già da allora l’azienda ha manifestato la sua affinità con l’alta gastronomia, e a quella con Adrià sono seguite collaborazioni con altri grandi nomi della ristorazione italiana: Carlo Cracco, Davide Oldani, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo. Senza dimenticare il maestro cioccolatiere Guido Gobino.
FOTO 9 - Lavazza - Antonino Cannavacciuolo, Michel Bras, Carlo Cracco e Ferran  Adrià -  Fotografia di Martin Schoeller

La ricerca di gusto va di pari passo con quella legata ai “tools”, oggetti progettati per 
FOTO 10 - Coffeekirce Rapissino
rendere la degustazione, un’esperienza ancora più coinvolgente: la Double Cup del 2006, il Cappuccinatore del 2009 o l’Espoon, il cucchiaino forato realizzato da Davide Oldani nel 2010 e la ECup del 2012.
Quest’anno a Host, l’azienda ha voluto presentare due nuove ricette, che vanno ad arricchire la già ampia collezione di creazioni d’autore. Coffeekrice, di Matteo Baronetto del Ristorante Cracco e Rapissino, di Giovanni Grasso e Igor Macchia del Ristorante La Credenza. 
Coffeekirce è una galletta al caffè, a metà tra il dolce e il salato, creata a partire da una farina ottenuta dalla macinatura dei popcorn, unita a cacao, zuccheri e caffè. Rapissino è una mousse dolce di sedano rapa, guarnita da un gruè di cacao e caffè caramellato in due diverse macinature, da gustare su un originale grissino al caffè. da  dolce salato web, Visti a Host -  Lavazza e il coffee design:
 http://www.dolcesalatoweb.it/2013/11/visti-a-host lavazza-e-il-coffee-design/
Anche l’Expo del 2015 e la recente tendenza della gastronomia di alto livello volgono lo sguardo al Food Design non solo tra il rapporto tra cibo e alimentazione, ma anche in riferimento all’applicazione del Design all’interno del settore: dagli oggetti per la preparazione e il consumo delle pietanze, agli spazi dedicati al mangiare, fino alla presentazione di “oggetti commestibili”, quindi in questo ambito si possono avere due categorie di Design, da un lato il Design per il rito del cibo (con la progettazione di oggetti per la condivisione del cibo agli ambienti per il consumo conviviale) e dall’altra il Design per la funzione del cibo (con progetti che vanno dall’oggetto commestibile agli oggetti per il consumo del cibo individuale).
FOTO 11 - LOGO Expo del 2015  a Milano
All’Expo del 2015 a Milano illycaffè presenta il Coffee Culture Global Tour e la propria presenza in qualità di advisor culturale del mondo del caffè con uno slogan il caffè italiano alla conquista del mondo, in uno dei nove padiglioni tematici che l’appuntamento del 2015 dedica a specifici alimenti e argomenti relativi al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
Illycaffè ha annunciato un importante tour mondiale che celebrerà il caffè e divulgherà la cultura della nera bevanda, tanto diffusa (è la seconda commodity al mondo dopo il petrolio) ma poco conosciuta nelle sue tante affascinanti peculiarità. Il Tuor coinvolgerà nove città, tre continenti e venti mesi per arrivare alla data dell’inaugurazione dell’Expo Milano 2015 dedicato al tema Nutrire il Pianeta/Energia per la Vita in cui il caffè sarà uno dei protagonisti. Illycaffè è stata incaricata della gestione dei contenuti culturali legati al caffè.
Con il patrocinio dell’International Coffee Organization, il tour porterà in ogni città la conoscenza del mondo del caffè sotto  diverse angolature:
FOTO 12 - Simulazione digitale spazio espositivo
- il percorso dal chicco alla tazzina;
- la creatività che nasce e si sviluppa attorno alla tazzina di caffè (arte, letteratura, …);
- la cultura e le tradizioni  dei Paesi coltivatori e di quelli consumatori;
- caffè e piacere (sensoriale, intellettuale, sociale);
- caffè e sostenibilità (economica, ambientale, sociale);
- caffè e salute (le virtù della bevanda che allieta la vita).
     Il tour è stato inaugurato il 9 settembre 2013 a Belo Horizonte (Brasile) in occasione del 50mo anniversario dell’International Coffee Organization, la principale organizzazione intergovernativa che unisce Paesi esportatori e importatori, con una mostra delle foto che Sebastião Salgado, fotografo brasiliano che si occupa soprattutto di reportage di impianto umanitario e sociale,  ha realizzato per illycaffè negli ultimi dieci anni raccontando la realtà rurale dei coltivatori di caffè in tutto il mondo.
FOTO 13 -  Sebastião Salgado approdato non giovanissimo al mondo della fotografia, con alle spalle studi di economia, si getta su temi scottanti, come la povertà e i diritti dei lavoratori, passando per gli effetti distruttivi dell’economia di mercato nei Paesi in via di sviluppo. 
Proprio Sebastião Salgado insieme al coltivatore Josè Carlos Grossi saranno i due ambasciatori per il Brasile di quest’iniziativa, in una staffetta ideale che terminerà a Milano nel gennaio 2015 e vedrà coinvolti, in ogni Paese del tour, uniti, un testimonial locale chiamato ad interpretare i valori che caratterizzano il mondo di illy e un rappresentante degli stakeholder dell’azienda.
Con un diverso tema diverso a ogni appuntamento, il tour toccherà le seguenti città:
2014: New York (febbraio) - Seul (aprile) - Shanghai (giugno) - Bogotà (settembre) - Dubai (ottobre/novembre); 
2015: Londra (febbraio) - Berlino (marzo) - Parigi (aprile);
FOTO 14 - illycaffè
illycaffè è stato scelto da Expo Milano 2015 come partner grazie all'esperienza e le relazioni maturate dall'azienda in ottant'anni di storia: un patrimonio unico che ha portato illy a essere riconosciuta in tutto il mondo come specialista dell’autentico espresso italiano. La profonda conoscenza del mondo del caffè e dei Paesi coltivatori, la ricerca dell’eccellenza, l’innovazione, l’orientamento allo sviluppo sostenibile, la capacità di creare eventi culturali e artistici sono le ragioni che hanno necessariamente portato la scelta sull'azienda triestina. Verrà proposto un percorso nel mondo del caffè fatto di aree espositive e di un fitto calendario di eventi rivolti ai visitatori di Expo Milano 2015: dagli incontri divulgativi alle degustazioni, dai convegni all'intrattenimento.  
Nell’area comune sarà esposto il reportage di Sebastião Salgado, omaggio alle persone, alla storia, alle tradizioni e alla natura dei Paesi da cui proviene il caffè. Un viaggio fotografico attraverso i Paesi produttori di caffè realizzato per illy a partire dal 2002 con l’intento di raccontare la vita e il lavoro dei coltivatori e la bellezza di quelle regioni.  Attraverso strumenti multimediali e modalità interattive sarà poi possibile condividere l’esperienza del mondo del caffè in tempo reale anche al di fuori del sito espositivo e con i Paesi ospiti.
Una particolare attenzione alla sostenibilità caratterizzerà l’intero progetto. Gli allestimenti saranno realizzati in materiali ecosostenibili: polvere di caffè esausta darà forma a oggetti di uso comune o a speciali allestimenti e saranno realizzati capi di abbigliamento in fibra di caffè. 
Per completare l’esperienza dell’espresso, affiancando il piacere estetico a quello gustativo, sarà creata per l'occasione una collezione di tazzine decorate dedicate a Expo Milano 2015. […]
[…] In 80 anni di storia, illycaffè ha apportato alcune delle innovazioni fondamentali nel settore: dalla macchina per espresso (come è intesa oggi e cioè a pressione), alla pressurizzazione delle confezioni, all’introduzione del caffè porzionato.  La ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica sono state principio guida nella continua ricerca della perfezione. […]

FONTI ICONOGRAFICHE 
FOTO 1 – Fumetto di Vincenza Triolo.
FOTO 2 – Schema n.1 Vincenza Triolo.
FOTO 3 – Schema n.2 Vincenza Triolo.
FOTO 11 – http://www.expo2015.org/expo-2015
FOTO 12 – http://www.expo2015.org/area-stampa/comunicati-stampa/il-caffe-italiano-alla-conquista-del-mondo







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