molto bene, va nell'INTEGRAZIONE alla LEZIONE 10. cp
Gli anni ’60 segnano l’inizio di una nuova era del design. Arriva la plastica, che con la sua facilità, economicità e versatilità di lavorazione, permette un design colorato, innovativo e alla portata di tutti. Applicato in svariati campi, quali design, moda, arte e arredo, permette la realizzazione di forme plastiche mai pensate prima, come fossero sculture colorate dalle innumerevoli funzionalità.
Gli anni ’60 segnano l’inizio di una nuova era del design. Arriva la plastica, che con la sua facilità, economicità e versatilità di lavorazione, permette un design colorato, innovativo e alla portata di tutti. Applicato in svariati campi, quali design, moda, arte e arredo, permette la realizzazione di forme plastiche mai pensate prima, come fossero sculture colorate dalle innumerevoli funzionalità.
Così differente da
tutti i materiali presenti nelle case degli italiani, la plastica desta sorpresa
e curiosità!
LA PLASTICA: ANNI CINQUANTA E SESSANTA. LEZIONI DI DESIGN. (Puntata "LEZIONI DI DESIGN: GLI ANNI DELLA
PLASTICA" a cura di Stefano CASCIANI e Anna DEL GATTO, 1999-
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/la-plastica-anni-cinquanta-e-sessanta-lezioni-di-design/6449/default.aspx)
E’
proprio quello che mostra il frammento tratto dal film Mon Oncle di Jacques
Tati del 1958, in cui monsieur Hulot, buffo e comico, si aggira nella casa
del cognato e curiosando nella nuova cucina scopre, tra le tante novità, una caraffa in plastica che
, cadutagli dagli mani, inaspettatamente rimbalza. Ancora più curioso continua a farla rimbalzare, giocandoci un pò come fosse una palla: ribalza sulla cucina, rimbalza sul lavello, rimbalza sul pavimento e sempre torna indietro intatta, ciò che invece non accade
col bicchiere in vetro che finisce sul pavimento frantumato in mille pezzi!
Il video prosegue con un intervento dell'ingegner Giulio Castelli, fondatore della Kartell, “un'azienda italiana
fondata nel 1949 a Noviglio, in provincia di Milano, che produce mobili e
oggetti di disegno industriale ricercato in plastica.” (Dal web: http://it.wikipedia.org/wiki/Kartell)
Emerge immediatamente la grande potenzialità di
questo nuovo materiale che consente di attribuire ai comuni oggetti di uso
quotidiano qualità e praticità mai provati fino ad allora: uno scolapasta che
prima era realizzato in acciaio ora assume una nuova forma più funzionale e
pratica, come lo scolapasta di Gino Colombini del
1958.
Spot Moplen

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Bacinella Moplen |
Per noi,
l’utilizzo di oggetti in plastica, rientra nella consuetudine di ogni giorno;
siamo circondati da talmente tante plastiche multicolori e multifunzioni che
non notiamo più che la sedia nello studio del nostro medico è un unico blocco
scultoreo in poliestere rosso o che il posacenere cilindrico in pvc è il risultato
di un mix sapiente di design, tecnologia e profonda conoscenza di quel materiale
senza il quale quell’oggetto non si sarebbe potuto realizzare.
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Pubblicità Artemide 2007 |
Ma
questi filmati ci mostrano quanto invece sia stata sconvolgente e
rivoluzionaria la scoperta della plastica e il suo utilizzo nella produzione sia di
oggetti comuni che di oggetti ricercati.
Inizialmente,
la plastica viene utilizzata solo in ristretti ambiti quali industria
automobilistica o nel campo dell’imballaggio come afferma, nel video iniziale, l' industriale e designer Ernesto Gismondi, raccontando la sua esperienza. Infatti nel suo lavoro di ingegnere missilistico, il materiale plastico
veniva utilizzato per costruire le console di comando dei lanci dei missili e
notandone le grandi qualità, l’ingegnere pensò di impiegarlo nella produzione
dei mobili di plastica colorata, liscia e lucida per Artemide. "Fondata da Ernesto Gismondi e Sergio Mazza nel
1959, è una azienda specializzata essenzialmente nella produzione di
accessori per l’illuminazione quali lampade e lampadari. "(Dal
web http://it.wikipedia.org/wiki/Artemide_(azienda))
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Laminati in vari colori e fantasie |

A tinta unita o con le più svariate fantasie, il laminato plastico per la sua facile pulibilità e resistenza al graffio viene indirizzato in molteplici impieghi: arredi, piani da lavoro, pavimenti. Anche Ettore Sottsass si mostra interessato a questo resistente materiale: "Cercavo
un materiale che annullasse non solo la mia presenza fisica negli oggetti che
progettavo ma anche sentimentale: un materiale astratto che fosse in grado di
sottrarsi all’ emozione artigianale e artistica. Io, e con me molti altri in
quegli anni, eravamo interessati al disegno di un mondo astratto, un mondo al
quale quasi noi non partecipavamo, un mondo non «firmato». Il laminato era un
materiale che poteva servire molto bene a questo scopo. E in effetti ha
funzionato. Anche linguisticamente il laminato era considerato un materiale
povero adatto per bagni e cucine, a me interessava portarlo a livello di
qualità. L’idea mi è venuta perché a Milano negli anni Sessanta andavo sempre
in una latteria, che era vicino alla casa dove abitavo, tenuta da una vecchia
coppia e frequentata da mamme e bambini; era arredata con mobili in laminato e alluminio,
credo degli anni ’50: avevano una grazia, suscitavano una tene-rezza… Ho
pensato che il laminato potesse diventare un materiale per la poesia. Forse se
non fosse stato per la latteria non mi sarei interessato al laminato." (La plastica negli anni delle utopie, Ettore SOTTSASS in un intervista a Cecilia CECCHINI, http://www.academia.edu/1405454/Plastiche_i_materiali_del_possibile._Polimeri_e_compositi_tra_design_e_architettura)
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Roland Barthes |
"[...] Roland Barthes, nel 1957, [...] afferma: "La plastica, più che
una sostanza, è l’idea stessa della sua infinita trasformazione, è, come dice
il suo nome volgare, l’ubiquità resa visibile; e proprio in questo essa è una
materia miracolosa: il miracolo è sempre una conversione brusca della natura.
La plastica resta tutta impregnata in questa scossa: più che un oggetto essa è
traccia di un movimento"."
(Roland BARTHES, La plastica, in Miti d’oggi, Einaudi,
4a ed., Milano, 1974, pp. 169-170, citato e trascritto in http://www.materialdesign.it/it/materiopedia/plastica_11_6.htm)
E in questa "scossa miracolosa" vediamo nascere la
nuova casa degli anni '60, una casa completamente differente da quella finora
vissuta: colorata, funzionale e leggera, dagli arredi ai piccoli oggetti di uso
quotidiano. Senza alcun dubbio, un materiale apparentemente così semplice,
quale la plastica, ha rivoluzionato non solo le case ma anche le vecchie
abitudini e il modo di vivere.
" Siamo diversi e anche gli oggetti devono essere diversi."
(Gaetano PESCE, Estratto dal video LEZIONI DI DESIGN: GLI ANNI DELLA PLASTICA,)
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