Corso: Design
fatevi vivi (Altro)
l'allievo Giovan Battista Anzaldo, mi ha scritto 2 lunghe e-mail, manifestando un suo disagio che però estende a tutti voi, facendosi portavoce e parlando a nome di tutti voi, che quindi sareste, ipocriti, inermi, opportunisti e dando a me dell'incapace.
Pubblico solo una piccola parte di ciò che mi scrive e non ci sono altre firme, vi invito quindi a chiarire la questione.
Fatevi vivi. sono pronta ad oscurare le piattaforme che erano cmq e solo un ausilio, una cosa in più... ma non fa niente, fatica risparmiata, occasioni evitate.
cp
data: 14 dicembre 2013 00:12
oggetto: .....Presenza lezione del 10 Dicembre e altro. Stud. ANZALDO Giovan Battista mate 55381
" Purtroppo i miei colleghi non hanno il coraggio di dire ciò che pensano e ahimè deve sapere un fatto molto triste che sta accadendo, ovvero che tutti questi iscritti stanno cercando un modo per scappare in qualche modo dal suo corso.
Nessuno è contento del corso e di dover affrontare una materia...
Fossi l'insegnante per me sarebbe un grosso fallimento.
Lei logicamente tutto ciò non lo può sapere, ma questa è la situazione…..la invito a nome di tutti gli iscritti a trovare un punto di incontro con i suoi studenti".
Pubblico solo una piccola parte di ciò che mi scrive e non ci sono altre firme, vi invito quindi a chiarire la questione.
Fatevi vivi. sono pronta ad oscurare le piattaforme che erano cmq e solo un ausilio, una cosa in più... ma non fa niente, fatica risparmiata, occasioni evitate.
cp
data: 14 dicembre 2013 00:12
oggetto: .....Presenza lezione del 10 Dicembre e altro. Stud. ANZALDO Giovan Battista mate 55381
" Purtroppo i miei colleghi non hanno il coraggio di dire ciò che pensano e ahimè deve sapere un fatto molto triste che sta accadendo, ovvero che tutti questi iscritti stanno cercando un modo per scappare in qualche modo dal suo corso.
Nessuno è contento del corso e di dover affrontare una materia...
Fossi l'insegnante per me sarebbe un grosso fallimento.
Lei logicamente tutto ciò non lo può sapere, ma questa è la situazione…..la invito a nome di tutti gli iscritti a trovare un punto di incontro con i suoi studenti".
Pubblicato il 15-12-2013
le 2 e-mail a cui mi riferisco sono lunghe, se non le ho sin ora pubblicate nel banner specifico DEEPS Design by Cecilia POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested - 2: E-mail & post & domande/richieste di chiarimenti/perplessità/dubbi... è perché il loro contenuto negava il senso stesso delle piattaforme e, anzi, inizialmente ho oscurato entrambe le piattaforme.
Ma la mia volontà di totale chiarezza e trasparenza, di cui le piattaforme spero sia chiaro ne sono progetto e dimostrazione, possono fugare qualunque dubbio, quindi ecco alcune frasi, per il testo integrale, vedi banner.
"Purtroppo i miei colleghi non hanno il coraggio di dire ciò che pensano e ahimè deve sapere un fatto molto triste che sta accadendo, ovvero che tutti questi iscritti stanno cercando un modo per scappare in qualche modo dal suo corso.
Nessuno è contento del corso e di dover affrontare una materia attraverso “i punti a post” che sono diventati un vero incubo. Molti non hanno tempo e modo di stare a fare le gare a chi scrive prima su internet per rispondere tempestivamente alle domande quiz per guadagnare punti!
Questo tipo di valutazione con il "metodo post” è una bella idea innovativa che però, secondo me (e anche il resto degli iscritti al corso), non funziona perché tutto il sistema è poco chiaro e crea molta confusione come anche la difficoltà nella leggibilità delle pagine web dove argomenti, ma soprattutto i links, sono così confusionari che risultano spesso illeggibili!
.......
Nessuno, o meglio solo in pochi hanno capito come e quando poter guadagnare questi “ punti post”! Addirittura c’è il rischio che se scriviamo un post e la cosa non Le garba andiamo a finire negli abissi della graduatoria!
........
Il resto siamo tagliati fuori pur essendo regolarmente iscritti e aventi diritto a frequentare e a sostenere normali esami…. Forse è meglio dire che siamo in “Game Over”?!?! (visto che nei corridoi si ironizza che sembra di stare in un programma televisivo a quiz o nel gioco da tavolo Monopoli dove se passi da qui paghi tot post, altrimenti ne guadagni 1/4….ecc ecc.. )
Fossi l'insegnante per me sarebbe un grosso fallimento.
Lei logicamente tutto ciò non lo può sapere, ma questa è la situazione…..la invito a nome di tutti gli iscritti a trovare un punto di incontro con i suoi studenti.
.........
Lo dico perché è una materia che mi affascina molto, ma che a me come tutti gli altri (tranne i primi 10 su 74) non ci sta dando un modo semplice per poter partecipare a pieno.
Siamo tutti scemi? Siamo tutti nullafacenti? Non credo!"
martedì 31 dicembre 2013
Auguri di Buon Anno
Abbiamo concluso l'anno con un'accesa discussione aperta da un collega, del quale posso comprendere lo stato d'animo nell'affrontare un nuovo corso, perché anch'io non essendo più ventenne mi ritrovo il mio piccolo bagaglio di esperienza che spesso mi porta ad una difficile apertura verso un metodo che apparentemente esula dalla mia visione dello studio. Questa discussione mi ha condotto alla decisione di scrivere questa "breve" testimonianza sul mio approccio al corso di Design.
Quando mi ritrovai a dover riorganizzare la mia vita, dopo che speranze e progetti erano volati per aria, allo stesso modo di come erano stati costruiti, decisi di riprendere e completare quel percorso di studi iniziato nel lontano 2001 e interrotto per seguire altre strade. Ricominciai come un ventenne a seguire le lezioni, nuovi corsi e nuovi docenti, appassionandomi un po' a tutto, riscoprendo cose che avevo riposto e imparandone di nuove.
...Era il 2003 quando seguii la prima lezione di un corso della professoressa Polidori e, ovviamente, per lo studente che ero allora, scappai durante la pausa. Me ne andai perché non trovavo corrispondenza tra le mie quattro ideuzze balzellanti nel mio cervello e quella che era l'offerta didattica del corso.
Probabilmente persi un'occasione.
Dieci anni dopo l'occasione si ripresentò.
Quando appresi che, a seguito delle modifiche al piano di studi, al terzo anno era stato inserito il corso di Design, non nascondo il sentimento di voler nuovamente scappare per quel preconcetto che si era creato nella mia mente: la visione di un ostacolo insormontabile, qualcosa di assurdo ed impossibile...
Preconcetto che probabilmente è insito nella mente di decine di studenti, di tutti gli anni e per diversi corsi e docenti, che nasce principalmente dalla non voglia di andare a fondo alle cose, di impegnarsi ed apprendere. Troppo spesso ho notato grande apprezzamento per quei corsi e quei docenti che "regalano" esami con minimi sforzi, perché alla fine ci interessa (a tutti, a molti, anche a me) di più ottenere un "pezzo di carta" che ha un valore discutibile, piuttosto che apprendere, fare esperienza, conoscere e crescere. I "pezzi di carta" servono a poco (ma servono), sono le nostre capacità, adeguatamente sviluppate durante il percorso di vita, che fanno la differenza. Si può essere grandi geni, ma senza applicazione non si fa nulla, come si può studiare tantissimo per raggiungere l'esame senza capir nulla di ciò che si sta facendo, si porta a casa un 30 e dopo non rimane nulla.
“...
la comunità spesso, per ignoranza o paura, è contraria alle innovazioni. Il progetto è sempre un’operazione costosa, soprattutto quando tocca tradizioni e interessi.
È come in guerra: bisogna avanzare un millimetro dopo l’altro, cercando di retrocedere il meno possibile (i compromessi necessari).
Tutti gli uomini hanno la capacita di progettare. E tutti nascono uguali.
Per questo affermo che la differenza fra me e chiunque altro è minima, non piu di un 5 per cento fatto di metodologie e conoscenze tecniche. Che non ho imparato dai libri o dai manuali, ma strada facendo, coerentemente alle ragioni dell’anima.
Ho passato la vita a fare progetti, più di duemila, ma credo ancora di non sapere cosa sia il design.
So di non sapere (come insegnava Socrate). E continuo ad aver voglia di conoscere, ad appassionarmi alla ricerca.
...
È con la pratica, attraverso gli errori, i ripensamenti e i fallimenti, che ho acquisito la competenza che oggi mi viene riconosciuta.
...
Su di essa ha influito anche il voler fare tesoro dell’esperienza di coloro che ne avevano piu di me.
...
Ero timidissimo: osservavo, ascoltavo, percepivo.
Un giorno, avrò avuto 25 anni, stavo assistendo a una conferenza sul design. Casualmente, mi ero seduto a fianco di un signore anziano. Lo conoscevo bene per averne vista pubblicata tante volte la foto, ma non osavo rivolgergli la parola: era Adriano Olivetti. I discorsi che sentivo non mi piacevano affatto, mi agitavo sulla sedia ed ero palesemente insofferente. Olivetti mi guardò con fare bonario e, sorridendo, mi disse: ≪Se non ti piace quello che senti, alzati e parla≫.
Quel giorno non ne ho avuto il coraggio, ma nei mesi successivi ho seguito il suo consiglio. E non ho più smesso di parlare. O di fare prediche, come qualcuno sostiene.
Ho iniziato a scrivere commenti, piccoli saggi, qualche libro. Non è il mio lavoro, ma mi sono sentito obbligato a farlo: un po’ perché, nella ridondanza generale, ho capito che la qualità formale delle cose che via via appassionatamente elaboravo non sarebbe riuscita a ≪parlare da sola≫. E poi perché mi premeva trasmettere, al di là di questa o quell’occasione specifica, la necessita di una visione legata al grande numero, all’insieme degli individui. Con la speranza di generare qualche scintilla che ne innescasse il riscatto.”
(Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2011, pag. 7-8)
Prima di scrivere i post, di leggere i libri e di leggere la bibliografia, ero notevolmente ignorante di quest'ambito, avevo visto qualcosa, ma non sapevo nulla e ancora adesso dopo due mesi non so praticamente nulla. Non sapevo chi fossero Munari, Mari, Sottsass, Pucci (uno dei padri della moda italiana e io che credevo fosse un falso di Gucci) per non parlare di Tinguely... C'ho sbattuto la testa, ho letto, mi sono documentato, ho scritto e oggi posso dire che un po' li conosco e qualcosa mi hanno insegnato, che forse mi servirà o forse no, non è questo il momento per stabilirlo, ma di sicuro reputo importante l'aver conosciuto questi maestri.
Se non avessi accettato la proposta di questo corso sarei rimasto dov'ero, e com'ero, ignorante.
Quando mi dovetti confrontare per la prima volta con la piattaforma, dire che fu un'esperienza tragica è dire poco, non è facile, soprattutto perché quello che vai a “produrre” deve essere fruibile da tutti, cioè tutti devono poter leggere e capire di cosa stai parlando e, cosa fondamentale, devono poter accedere alle risorse che tu hai consultato per la tua produzione al fine di verificare se siano attendibili o meno, se esiste una base di verità e soprattutto che tu non abbia omesso degli elementi che per altri potrebbero risultare importanti, quindi, consentire a qualcun'altro di potere, partendo dal tuo lavoro, elaborare un'altro. E' difficile, non lo nego, prende tempo, ma insegna tantissimo. Ho scoperto il valore delle note bibliografiche.
Lavorando sui post e seguendo le lezioni che venivano costantemente aggiornate (e quando dico costantemente è perché, da autore, mi è possibile seguire anche il lavoro della docente che è continuo e in movimento, non ci offre informazioni preconfezionate come tanti altri corsi), ho scoperto un nuovo modo di studiare, apprendere e condividere. Un modo che chi, purtroppo, si è voluto fermare al solo guardare da osservatore esterno, difficilmente riuscirà a capire.
Le prime lezioni mi avevano lasciato un senso, quasi, di vuoto, mi sembrava di stare a perdere tempo, poi iniziai a riguardare il materiale, tornato a casa, dopo la lezione, e tutto mi appariva più chiaro, cominciavo a leggere anche le immagini.
La piattaforma è uno "scrigno" di informazioni preziose, che stimola la voglia di ricerca e facilita l'apprendimento. E' più pratica da utilizzare rispetto ai libri e per di più è nostra. Siamo noi che editiamo il nostro libro di testo. Non è un sito internet nel quale si vende qualcosa, non deve contenere effetti grafici di grande impatto, deve essere fruibile da tutti e stimolarci alla ricerca. Le informazioni non sono messe a casaccio, hanno un senso, per chi non l'avesse ancora trovato invito a perderci un'oretta riguardando le lezioni.
Se poi qualcuno avesse obiezioni del tipo: "Cosa mi interessa degli anni 60 se siamo nel 2014?", lo invito a far muovere i neuroni lungo le sinapsi e fare una bella riflessione su ampia scala...sicuro che ci riesce chiunque. La mia risposta a questa domanda è chiaramente descritta in una frase di Sottsass.
"Oggi voglio chiamarmi designer teorico esattamente come c'è il fisico teorico che pensa alla fisica e non al progetto per andare sulla Luna. Pensa e studia le leggi fisiche che si incontrano e si devono conoscere andando sulla Luna."
Ettore Sottsass
(Museo Alessi, a cura del, Design Interviews. Ettore Sottsass, Corraini Editore, Mantova, 2008, Edizione Italiana, in copertina)
Capita costantemente che io mi chieda: “A cosa mi serve?”oppure “Perché lo faccio?”. Per il momento, come già detto, non mi do risposta, continuo a “correre dietro a qualcosa che non ho mai saputo cosa fosse, come fosse, dove fosse” (E.Sottsass, Scritto di Notte, Adelphi, Milano 2010, pag. 12).
Ricordo che un mio amico perse due settimane di tempo per trovare un sistema facile per superare il compito di Analisi Matematica 2 ad Ingegneria, alla fine fu bocciato. La volta seguente studiò per una settimana quello che era previsto dal programma e fu promosso, oltre ad aver imparato qualcosa e ad essersi appassionato di qualcosa che non gli andava giù prima.
Se ci si mette a fare le cose, piuttosto che stare a perder tempo a pensare e cercare tra infinite strade quella più facile da percorrere, tutto diventa più semplice e anche divertente.
Sono un timido e si vede, non sono un secchione e lo si può capire facilmente, tantomeno un genio, eppure non ho avuto grandi difficoltà o ansia da post o il terrore di essere giudicato e letto da altri, mi sono lanciato e mi sono pure divertito, cosa che raramente accade in altri corsi.
Se qualcuno mi avesse detto, qualche mese fa, che al corso della professoressa Polidori ci si diverte pure, gli avrei riso in faccia e gli avrei dato del pazzo.
Mi sono divertito a fare pure la ghirlanda natalizia, nonostante mi trovi più a mio agio ad assemblare le “sopresine dell'uovo kinder" o i mobiletti di IKEA o quelli in vendita al LIDL, ma mi sono rimesso a lavoro per capire quali siano stati i miei errori e come risolverli, perché credo che una persona che si ferma alla prima difficoltà e non prova ad affrontarla non crescerà mai.
Del 2013, tirando le somme, sono contento.
Non è stato un anno di eventi bellissimi, anzi, ma sono contento per l'esperienza acquisita, di aver avuto la possibilità di conoscere cose nuove, e soprattutto di aver conosciuto nuovi colleghi, amici, compagni di “corsa”.
Vorrei ci fosse più tempo per conoscervi meglio tutti, come vorrei che le lezioni di design potessero durare di più, perché è tempo investito bene.
Per il 2014 mi auguro che la Professoressa Polidori non oscuri più le piattaforme, in molti ci siamo un attimino destabilizzati, perché ormai sono diventate qualcosa che ci "appartiene" e mi auguro possano diventare tali per tanti altri.
Questo post non l'ho scritto per fare il “bravo studentello”, l'ho scritto principalmente e soprattutto per i miei colleghi, per chi come me ha intrapreso questo percorso, per chi ha intenzione di intraprenderlo, ma in particolar modo per quelli che non sanno da dove cominciare o che vogliono mollare. Non perdete delle opportunità, ma sfruttatele. Mi è stata data l'opportunità di essere autore e l'ho sfruttata anche in questo modo.
e dopo avervi abbondantemente annoiato, con la promessa che continuerò a farlo anche nel 2014...
...Auguro a tutti un Nuovo Anno ricchissimo di opportunità da sfruttare.
DEEPS Design by Cecilia POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested - 2, 2°: Auguri di Buon Anno
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lunedì 13 gennaio 2014
La mia e-mail di sostegno per la Prof.
Cari colleghi, vorrei condividere con voi l'e-mail che ho mandato alla Prof. in seguito alle critiche che ha ricevuto, nella quale esprimo il mio punto di vista sull'accaduto. Vi auguro un buon lavoro e un buon 2014!
"Cara Prof.,
"Cara Prof.,
Come sta? Ho aperto il link che mi ha mandato e ho cercato di leggere tutto ciò che è stato scritto per avere un quadro completo dell'accaduto. Sono davvero dispiaciuta delle critiche che le sono state rivolte dal collega Giovan Battista Ansaldo, ho visto che molti si sono dissociati e hanno intervenuto a suo favore, dimostrando la totale falsità delle affermazioni del collega, che tra l'altro si è anche contraddetto da solo davanti l'evidenza del testo originale della sua email ribadendo più volte nei commenti di aver parlato solo a nome suo quando invece le ha scritto "la invito a nome di tutti gli iscritti a trovare un punto di incontro con i suoi studenti". Trovo assurda ogni frase che le ha scritto e penso che, indipendentemente dall'età dello studente, non debba essere mai violata una certa distanza e un certo rispetto verso il Docente, soprattutto verso una Professoressa come lei. Cosa può spingerla a svolgere il suo lavoro in questo modo se non una profonda dedizione e passione verso il suo mestiere e la sua disciplina? Lei corregge centinaia di post, risponde sempre tempestivamente a centinaia di email, aggiorna diversi blog e graduatorie, carica materiale didattico, tutto per garantire l'estrema trasparenza del corso e per fornire a tutti gli studenti gli stessi strumenti per svolgere le esercitazioni. Tutto è sempre accuratamente aggiornato e sotto gli occhi di tutti; posso immaginare quanto tempo lei impiega per fare tutto questo lavoro e per essere sempre disponibile a rispondere a tutte le email che le arrivano. Insomma lei sa come svolge il suo lavoro e deve esserne orgogliosa, gli studenti volenterosi e rispettosi non possono far altro che rendersene conto, apprezzarla e usufruire dell'immensa fonte di mezzi e materiali che hanno a disposizione. Ne parlavo proprio alla presentazione del corso, che lei insieme ai suoi studenti ha scritto e continua a scrivere un immenso libro interattivo, che si incrementa di anno in anno, che tutto il mondo può consultare in quanto pubblico a tutti, che non contiene solo delle nozioni di teoria del design ma anche le più svariate rielaborazioni e creazioni degli studenti. Credo che questa sia una cosa unica al mondo, o almeno, fin ora non sono entrata a conoscenza di qualcosa di simile. Penso che lei sia consapevole della validità del suo lavoro. Come Ansaldo si è permesso di dire che ci sono molti studenti che vogliono "scappare" dal suo corso, io mi permetto di dirle di stare tranquilla che lei gode dell'ammirazione di molti studenti, come si legge tra i commenti, come ho visto tra i colleghi del mio anno e del bellissimo corso dell'anno scorso (ho avuto modo di lavorare con alcuni di loro condividendo la passione per quello che facevamo e la stima nei suoi confronti, Prof.). Se lei riguarda le migliaia di cose che sono state prodotte nei suoi corsi, i suoi innumerevoli blog che strabordano tutti di materiale (tanto da avere la necessità di aprirne più di uno per corso), si rende conto che questo non sarebbe stato possibile senza la risposta degli studenti! Questa è la prova che il suo metodo funziona e che gli studenti partecipano e la seguono! Il collega Ansaldo forse non ha visto tutto quello che lei ha prodotto nella sua carriera con gli studenti per poter sostenere che il suo metodo non funziona, ma questo è falso e le prove sono sotto gli occhi di tutti. Quindi Prof. non si preoccupi, ci sarà sempre qualche studente che si lamenterà, solo che lei, a differenza di altri professori, si è esposta di più istituendo questo stretto contatto con gli studenti e rendendosi sempre disponibile per chiarimenti, ciò ha permesso che qualcuno violasse il rispetto che si deve avere verso l'autorità della figura del Docente, che deve essere rispettata da ogni singolo studente di qualsiasi età e in qualsiasi Università. Sia orgogliosa del suo lavoro, le accuse rivoltale sono state ampiamente smentite, ma se lei ritiene che possa aiutarla intervenendo in altro modo, mi faccia sapere, sono disponibile, ma credo che in questi casi dove parla l'evidenza, la cosa migliore sia chiudere la faccenda e continuare a parlare dei temi meravigliosi dei suoi corsi, in particolare di quello di quest'anno. Le auguro un buon lavoro e un 2014 ricco di soddisfazioni! Verrò in aula il 15 gennaio, come ci eravamo dette quando ci siamo scambiate gli auguri prima delle vacanze.
A presto!
Con profonda stima e affetto,
Caterina Chiofalo"
Pubblicato da Caterina Chiofalo a 1/13/2014 11:34:00 PM
Non intendo darLe dell'incapace, ma credo che l'architettura del sito e la grafica potrebbero essere molto migliorate per dare al blog un aspetto più minimal e soprattutto facilmente leggibile.
RispondiEliminaAd ognuno il suo mestiere...lei è un architetto designer e credo che non sia un web designer.
Come le ho già anticipato privatamente, mi dissocio totalmente da ciò che afferma il Collega Anzaldo, in quanto non rispecchia assolutamente il mio pensiero
RispondiEliminaNon ho mai detto ne pensato di cambiare corso o altro... quindi mi dissocio completamente da quanto scritto dal collega Anzaldo...
RispondiEliminaOgnuno può avere le sue opinioni, esprimerle ed essere ascoltato, contestato, etc, ma deve esprimerle parlando per se stesso e non a nome di una collettività che non gli ha dato alcun incarico. Mi dissocio a pieno da quanto scritto dal collega Giovan Battista Anzaldo.
RispondiEliminaAnche io Valentina Startari mi dissocio con quanto afferma il collega Anzaldo, non capisco come si permetta e in qualità di cosa a parlare a nome di tutti!!
RispondiEliminaIo ho scritto a nome mio e ho solo raccontato quello che vedo! NON HO PARLATO A NOME DI NESSUNO! CHE SIA BEN CHIARO A TUTTI!
RispondiElimina" Purtroppo i miei colleghi non hanno il coraggio di dire ciò che pensano e ahimè deve sapere un fatto molto triste che sta accadendo, ovvero che tutti questi iscritti stanno cercando un modo per scappare in qualche modo dal suo corso." beh..questa frase dice tutto!
EliminaLeggete bene cosa scrive la prof:
RispondiElimina"Pubblico solo una piccola parte di ciò che mi scrive e NON CI SONO ALTRE FIRME!"
HO SCRITTO SOLO A NOME MIO E SPIEGANDO COSA VEDO DA STUDENTE IN AULA!
Mi dissocio anche io. All'inizio il metodo dei post mi faceva un pò paura, mi sentivo incapace di scrivere commenti o post, avrò sbagliato tante volte nell'arco di questi primi mesi, ma ho cercato di mettermi sempre in carreggiata, e sinceramente voglio continuare sulle indicazioni e i consigli della professoressa ad andare avanti nel corso. Inoltre rispetto tutte le opinioni dell'Allievo Anzaldo, che ha sbagliato a parlare a nome degli altri. Spero non si verifichino più tali equivoci.
RispondiEliminaFrancesca anche tu non sai leggere!
RispondiEliminaPoco sopra ho scritto :
HO PARLATO SOLO A NOME MIO E SPIEGANDO COSA VEDO DA STUDENTE IN AULA!
Io non saprò leggere ma tu hai scritto questo: "Purtroppo i miei colleghi non hanno il coraggio di dire ciò che pensano e ahimè deve sapere un fatto molto triste che sta accadendo, ovvero che tutti questi iscritti stanno cercando un modo per scappare in qualche modo dal suo corso." E poichè nemmeno ti conosco non hai potuto sentire mie lamentele. Grazie e Buona Domenica.
EliminaInfatti non ho fatto il tuo nome e quello di nessuno.
EliminaNon capisco se ci fai o ci sei..
EliminaCaro Giovan Battista Anzaldo,
RispondiEliminanon so chi sei o chi rappresenti, non ho mai parlato con te e non ti permetto di parlare e mandare mail a nome mio, io Antonio Belmonte mi dissocio completamente dal tuo pensiero. Per quanto mi riguarda io non sto cercando di scappare da nessun corso e visto che hai scritto "ad ognuno il suo mestiere" appunto stai al tuo posto come studente, perché fino a prova contraria io sto seguendo il corso di Design della Prof.ssa Cecilia Polidori e non del Prof Alzaldo, poi con questo commento " Non intendo darLe dell'incapace, ma credo che l'architettura del sito e la grafica potrebbero essere molto migliorate per dare al blog un aspetto più minimal e soprattutto facilmente leggibile. lei è un architetto designer e credo che non sia un web designer " stai un tantino esagerando non credi ? .Vorrei puntualizzare che quando scrivi " Purtroppo i miei colleghi non hanno il coraggio di dire ciò che pensano ..." stai parlando per me che poi la mail porta il tuo nome ci mancherebbe.
Belmonte, ti informo che siamo in un paese libero e che posso esprimere un mio parere normale.
EliminaNon devo dire che il sito è bello solo perché l'ha fatto un Professore! OK?
Giusto per info, io sono un web designer.
Comunque ricorda: HO SCRITTO ALLA PROF SOLO A NOME MIO!
Anche tu non leggi però!
RispondiEliminaHO PARLATO SOLO A NOME MIOOOOOOOOO!!!!
La volete smettere?
HO PARLATO A NOME MIO!!!
Mi dissocio da quanto scritto dal collega Anzaldo!
RispondiEliminaMi dissocio pienamente da ciò che ha scritto il collega Anzaldo e gli vorrei dire, dal momento che scrivi "..I MIEI COLLEGHI.." è come se avessi fatto anche il mio nome !!
RispondiEliminaQuesto spiega l’autorizzazione negata ieri alla vecchia piattaforma didattica...
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda il corso di Design è uno dei più stimolanti che abbia frequentato nella mia carriera universitaria, lungi da me l’idea di fuggire altrove.
Va beh, adesso l'importante per il corso e la Prof è che vi dissociate tutti così mi levate st'impiccio di aver scritto "…..la invito a nome di tutti gli iscritti a trovare un punto di incontro con i suoi studenti." che era per farle capire che c'è qualcosa che non va.
RispondiEliminaSarebbe anche bello che chi ha sempre parlato con me e che mi ha sempre appoggiato adesso tirasse fuori il coraggio per dire che ha i miei stessi problemi.
Comunque ne riparleremo in aula.
Io ho detto la mia e ho riferito ciò che ho percepito.
Devo solo risolvere il mio caso.
Mi dissocio da quanto scritto dal collega Anzaldo trovandomi in disaccordo con il suo pensiero.
RispondiEliminaMi dissocio totalmente da quanto scritto dal collega Giovan Battista Anzaldo.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGentile collega Anzaldo,
RispondiEliminaciascuno di noi, chi più, chi meno, si sarà lamentato nel corso degli anni di almeno una materia e di questo o quel Professore. A questo credo che tutti i Professori siano preparati. Pertanto, il fenomeno di lamentele non è poi così particolare e circoscritto a questa materia, come vuoi far credere, e come tale non suscita questo grande scalpore come deduco che avresti voluto. Scusami se sarò categorica, ma mi ha decisamente irritato il fatto che ti sia permesso di parlare a nome mio e di tutti noi, tuoi colleghi, che non abbiamo le tue intenzioni, tra l'altro come se fossi un portavoce spinto da altri a scrivere quelle mail. A quanto pare, hai rivelato, nei commenti su scritti, che è stata una tua pura iniziativa. Ecco svelato, quindi, il fatto che il tuo sia stato solo un voler stimolare ad aprire la questione. Bene, allora, tanto per iniziare: hai letto le "regole d'oro" di questo corso? Sbaglio, o dicono che nessuno si faccia portavoce di altri? E secondo te perché? Probabilmente perché non puoi farti scudo con il nome degli altri. Potrei dirti che anch'io mi dissocio da ciò che hai scritto, ma dato che ti rispetto, a differenza di quanto abbia fatto tu nei miei confronti (e sottolineo nuovamente di chiunque abbia fino ad ora messo impegno in questa materia), vorrei cercare di arrivare al punto della tua questione: hai difficoltà ad affrontare questa materia e caricandoti di non so cosa (forse sentendo che altri hanno la stessa difficoltà) hai ritenuto opportuno inviare delle mail visibilmente a nome di TUTTI, anche se a quanto pare in realtà nessuno ti ha autorizzato. Allora, vorresti semplicemente risolvere il tuo problema innanzitutto. Ma perché scegliere quindi la modalità della mail? Perché non ne hai parlato di persona con la Prof, magari con tutti noi presenti, e soprattutto: perché ti sei preso la libertà di rivolgere critiche talmente pesanti al corso e alla Prof stessa? Rispetto a mercoledì scorso in cui eri presente, cosa è successo di talmente grave da farti agire così? Durante il corso degli studi tutti abbiamo incontrato difficoltà, le materie non sempre sono semplici, ma le abbiamo affrontate. Anche io ne ho incontrate ma mi rimbocco le maniche e faccio un po' di sforzo in più. Coraggio, perché ti sottovaluti, secondo me ce la puoi fare. Bisogna essere solo in grado di trovare la via giusta: non sei bravo a scrivere o a comporre prototipi di prodotti? Magari come web designer potresti inventarti qualcosa. Permettimi un consiglio: nell'ambiente lavorativo si incontrano problemi ben più grossi di questo e qualora non si riescano a superare dare la colpa agli altri non porta a migliorare questa condizione: devi riuscire a superarlo tu in qualche modo, altrimenti che fai? Ti licenzi? L'università forma anche in questo.
Io mi dissocio da quello che ha detto il collega Anzaldo
RispondiEliminaDal basso della mia posizione in graduatoria ( questo è il mio primo post) sento di dire che non ho mai pensato di cambiare corso nonostante un pò di sana ansia. Sono convinta che la Docente sa bene quello che fa anche se il suo metodo può sembrarci insolito e concordo pienamente con Marina quando parla dell'ambiente lavorativo fuori dal mondo universitario. La Professoressa è severa ed esigente ma non penalizza mai nessuno anzi, ci mette sempre in condizione di recuperare anche attraverso la piattaforma. Sono io che devo impegnarmi per superare le mie ansie, studiare di più e migliorarmi.
RispondiEliminaPersonalmente mi dissocio.
RispondiEliminaPersonalmente mi dissocio
RispondiEliminaEhi ragazzi, sono contenta: un po’ di sano ottimismo ci vuole, che ne dite? Basta guardare il tutto da un’angolazione diversa. Il Blog, ad esempio: penso che un giorno tutto il mondo universitario ruoterà intorno a questo sistema che adesso ci spaventa e di cui siamo gli sperimentatori.
RispondiEliminaRitengo che il nostro Blog sia il nostro cassetto di memoria, un ricordo in futuro di quanto ciascuno di noi abbia contribuito, un contatto diretto tra il nostro corso, fatto di persone che danno l'anima (dall'Insegnante a tutti noi amici e colleghi), e il mondo esterno. È una creazione tutta nostra, la nostra fatica. E, come dopotutto dopo vari scetticismi hanno fatto anche i ragazzi degli anni passati, impareremo pian piano a crederci, ne sono sicura.
Anche io Santoro Angela mi dissocio da qnt scritto dal collega Anzaldo!
RispondiEliminaIo mi dissocio, anche se ho capito che il collega ha espresso male la sua intenzione a voler parlare a nome di tutti. Penso che alcune volte si possa capire male quando si ascoltano "lamentele" il più delle volte dovute alla stanchezza e al carico di studio. Ma poi ci si rende conto, quando dopo tanti sacrifici e un pò di impegno in più, che tutti i nostri sforzi saranno ben ricompensati. Soprattutto attraversando i momenti in cui si è messi a dura prova, proprio quelli saranno i frutti del nostro raccolto.
RispondiElimina..meno male...almeno qualcuno che comprende :)
EliminaComunque, spero che ne potrò parlare nella prossima lezione con la professoressa davanti a tutti...tanto ormai più pubblico di così!
RispondiEliminaAvevo chiesto esplicitamente di non farlo diventare un discorso pubblico....ma la correttezza a volte...
Per questo non vedo l'ora di spiegare meglio in aula.
Rispetto il pensiero altrui però mi dissocio dal tuo commento caro collega, in quanto io non ho avuto mai un dialogo con te e non puoi parlare a nome di chi non ha espresso il suo pensiero.
RispondiEliminaAllora colgo l’occasione per dirlo. Personalmente non ho mai pensato di cambiare corso, anche se inizialmente mi sentivo in difficoltà per essermi trovata davanti a nuovi metodi d’insegnamento, ma fin da subito con autocritica ho valutato che era un mio deficit, quindi ho creduto che questo corso mi avrebbe fatto imparare cose utili, nuove e aggiornate per la mia professione futura, anche perché le difficoltà si affrontano e non si scappa, poi ti dico: un domani quando andrai a fare il professionista e ti commissioneranno un lavoro non potrai permetterti il lusso, una volta trovate le difficoltà, di mollarlo e scappare perché ci sarà un collega più bravo, aggiornato e più pronto di te nel mettersi in gioco, che ti ruberà quel lavoro, oppure quando si presentano progetti agli enti che devono approvarli o ai committenti e questi te li bocciano, dopo giorni di lavoro e molte spese economiche per portarli a temine, che farai?
Il metodo della Professoressa io lo condivido, mi stimola e mi diverte tantissimo e sono convinta che io abbia solo da imparare in questo corso; e questo te lo dice una che ha già frequentato un altro corso di laurea con modalità d’insegnamento differenti, già laureata che si è riscritta per imparare qualcosa in più e per avere più possibilità nel mondo del lavoro di oggi; e che infine lavora e non sa dove sbattere la testa per prima per il poco tempo che ha disposizione.
Secondo il mio umile parere, che potrai non condividere, dato che siamo in un paese libero, la Professoressa è una che ci da tanto nella nostra formazione, e chi ti da tanto è sicuramente severa ed esigente, non credo penalizzi con i post ma cerchi di stimolare tutti indistintamente ad attivarsi per raggiungere una meta, dando sempre la possibilità di recuperare in vari modi; per cui concludo dicendo che solo l’impegno, il sacrificio e il duro lavoro ci potrà far raggiungere la meta, chi sia interessato a buoni risultati è questa la strada che deve imboccare senza piangersi a dosso, quindi mettersi all'opera, perché se si pensa il contrario è meglio che si pensi di non fare il progettista e di cambiar strada.
Collega Anzaldo, proprio perchè si è capito che è stato un fraintendimento, penso che adesso dovresti pubblicamente chiedere scusa alla docente.
RispondiEliminaBuon NATALE a tutti!!proprio per questo motivo non continuo con le "chiacchiere", visto che si fanno a Carnevale....io pure mi dissocio dal collega...a presto..
RispondiElimina"Davide Luciano"
Io mi dissocio da quanto scritto dal collega Anzaldo!
RispondiEliminaBuon Natale!
Personalmente mi dissocio da quanto scritto dal collega Anzaldo.
RispondiEliminaBuon Natale !!!
UTILE, ingegnoso, dinamico, così si articola il corso di design, perciò lungi da me l'idea di scappare altrove. Mi dissocio totalmente dal collega Anzaldo e credo che questo sia tra i pochi corsi a non farci sentire distante anni luce da altre realtà universitarie. Certo ognuno ha i suoi tempi per entrare in un meccanismo, ma la prof. ci mette sempre in condizione di recuperare attraverso la piattaforma. Poi, per chi come me che segue un secondo percorso universitario e non ha più l'età di fare lo studente e ti devi dividere tra lavoro , figli e tutto il resto un corso così ti da una grossa mano d'aiuto. La docente sa bene quel che fa e la severità di oggi sono le responsabilità del domani , fuori e tutta un'altra musica.
RispondiEliminaIo non vorrei perdere l'occasione per imparare ... e avere la possibilità di essere aggiornata sempre, potendomi collegare anche in quei piccoli secondi di tempo che ho a disposizione tra le mille cose da fare e da lontano visto che sono anche pendolare ... per me se le piattaforme verranno oscurate sarebbe un disagio ... a me piace consultare prima del giorno della lezione i temi che saranno trattati, leggere i post dei colleghi da cui posso apprendere... cose straordinarie che ignoro, avere la possibilità di consultare indicazioni sul da farsi, ecc. Poi vorrei dire colleghi dove troviamo un altro docente che a capodanno corregge un tuo lavoro ... Direi da nessuna parte ... eppure La nostra docente ha corretto il post di Alessia e il giorno prima e dopo quello di altri colleghi ... visto le email che le erano state inviate e risposto ... quindi si fa peccato a lamentarsi ... Secondo me il fallimento, che non riguarda il metodo della docente come descritto dal collega Anzaldo, sarebbe solo il nostro visto che una volta che abbiamo un buon docente che lavora con noi con scrupolo e passione cerchiamo di annientare il suo operato, cosi l'unico risultato invece che progredire è regredire ... cerchiamo di andare avanti senza oscuramenti con la voglia di fare e non di aspettare la manna dal cielo tanto ricordiamoci che nel mondo che ci circonda la manna non arriverà mai se si vogliono raggiungere obiettivi con onestà ...
RispondiEliminaSono pienamente d' accordo con quanto ho letto nei commenti precedenti e mi dissocio da quanto sostenuto dal collega.Trovo il corso di design molto innovativo,stimolante pur ammettendo una certa ansia iniziale dovuta a questioni personali (altro percorso universitario, lavoro, famiglia e il fatto di essere pendolare) anzi spesso mi rammarico di non riuscire a fare quanto vorrei...di sicuro non voglio scappare dal corso perché se così fosse non affronterei 4 ore di viaggio per seguirlo e credo che la piattaforma, per chi come me potrebbe avere difficoltà ad essere sempre presente,rappresenti una soluzione straordinaria. Proprio sulla piattaforma voglio giusto ricordare che il blog non si gestisce ed aggiorna con la sola forza del pensiero ma che dietro c' è l' impegno e passione costante a volte sorprendentemente rapida di chi ama il proprio lavoro, ama condividerlo...e stimola affinché tutti ne siano partecipi, pertanto credo che dovremmo ricambiare con la stessa passione e impegno...
RispondiEliminaCome credo gran parte dei colleghi, anch'io mi dissocio da ciò che ha affermato il collega Ansaldo. Solo perchè si ha un determinato pensiero, ciò non vuol dire che gli altri la pensino allo stesso modo, perciò trovo assurdo parlare a nome di tutti. Mi permetto di dire che credo bastasse non seguire il corso, invece, di dispensare "consigli" e criticare l'ottimo lavoro ed INNOVATIVO che ha svolto e svolge la prof. Polidori, perchè nessuno, in facoltà, ha svolto finora un corso simile: valido, ben organizzato, interessante, interattivo e soprattutto trasparente perchè tutto possa essere sotto gli occhi di tutti. Concordo con Caterina, prof. stia tranquilla, gode dell'ammirazione di molti studenti e i risultati, ogni anno, a fine corso ne sono la prova!
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