![]() |
Foto 1- Sebastiano del Piombo, Ritratto di Michelangelo che indica i suoi disegni, 1500 circa |
ok. straordinario
ho corretto, impaginato etc. è perfetto, valido, interessante, va - anche - in bibliografia di approfondimento oltre che in Food design & Grosery list.
cp
Come per la progettazione del riso verde non si può mettere la pentola sul fuoco senza l'acqua o preparare il condimento dopo aver cotto il riso.
ho corretto, impaginato etc. è perfetto, valido, interessante, va - anche - in bibliografia di approfondimento oltre che in Food design & Grosery list.
cp
Come per la progettazione del riso verde non si può mettere la pentola sul fuoco senza l'acqua o preparare il condimento dopo aver cotto il riso.
Se però c’è qualcuno capace di dimostrare oggettivamente che è meglio cambiare l’ordine di qualche operazione, il designer è sempre pronto a modificare il suo pensiero di fronte all’evidenza oggettiva, ed è in questo modo che ognuno può apportare il suo contributo creativo nella strutturazione di un metodo di lavoro che tende, come si sa, a raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo.”
Anche una semplice lista della spesa destinata a un servo analfabeta può celare un progetto e un ingegno da designer.
Una lista
della spesa è un progetto che condurrà alla realizzazione finale del cucinare,
ma che in questa fase si può definire ancora flessibile: la scelta dei prodotti
varia e una volta stabiliti dovranno essere
acquistati più o meno contemporaneamente per completare un certo tipo di vivanda.
A questo punto, i punti fissi sono i prodotti scelti per desinare e le fasi di lavorazione. Tuttavia può variare il metodo di lavorazione e ogni componente ancora potrà essere combinato, manipolato, soggetto a più sperimentazioni.
A questo punto, i punti fissi sono i prodotti scelti per desinare e le fasi di lavorazione. Tuttavia può variare il metodo di lavorazione e ogni componente ancora potrà essere combinato, manipolato, soggetto a più sperimentazioni.
Legenda:
P= Problema;
DP= Definizione del Problema;
CP=Componenti del Problema;
RD= Raccolta Dati ;
AD=
Analisi dei Dati;
M= Materiali
Tecnologia;
S= Sperimentazione;
M= Modelli;
V= Verifica;
S=
Soluzione.
L’analisi
della lista della spesa di Michelangelo mi conduce alla considerazione di diversi aspetti.
Primo aspetto: la memoria
Foto 3 - testo di Hermann Ebbinghaus, Un contributo alla Psicologia sperimentale |
Alla fine dell’Ottocento un filosofo e psicologo
tedesco, Hermann Ebbinghaus, sperimentò una serie di studi sulla memoria e
sull’apprendimento e l’associazione legata al processo di memorizzazione, teoria ripresa e contraddetta
dagli psicologi della Gestalt nei primi anni del Novecento.
Quest’ultimi
sostenevano che la memoria fosse strettamente connessa alla percezione e
all’esperienza: la percezione visiva di singoli elementi, ad esempio dei punti, può portare al riconoscimento di una forma più o meno complessa: stella, etc.
Pertanto è probabile che, pur non conoscendo ovviamente queste
cognizioni, Michelangelo le abbia intuite e, per il cibo non
corrispondente ad alcun disegno, abbia stabilito di inserirli per ultimi nella lista: “tortelli”, perché il servo potesse
ricordare che quell’ultima parola fosse proprio “tortelli”.
Ne consegue il Secondo aspetto: la fantasia del servo e di Michelangelo.
![]() |
Immagine 4 - studio di percezione: più punti vicini vengono associati a una forma |
![]() |
Immagine 5 - qualunque siano le diverse forme la mente considera una forma predominante |
Ne consegue il Secondo aspetto: la fantasia del servo e di Michelangelo.
Bruno Munari, Fantasia, Editori Laterza, Bari, 2006, pag. 29 dalla riga n 1 alla riga n 30
Immagini 6 -7- 8- 9- Esperimento di Bruno
Munari con ventuno punti
“Il problema basilare quindi, per lo sviluppo
della fantasia, è l’aumento della conoscenza, per permettere un maggior numero
di relazioni possibili tra un maggior numero di dati. Questo naturalmente non
significa che, automaticamente, una persona molto colta sia anche una persona
con molta fantasia.”
Bruno Munari, Op.cit., pag. 35 dalla riga n 4 alla riga n 9.
Terzo
aspetto: informazioni storiche e geografiche
![]() |
Immagine 10 - disegno di "salama" della lista della spesa di Michelangelo |
L’analisi di questo foglio dice di cosa si
cibasse Michelangelo e, soprattutto, rappresenta un’informazione su quale fosse
il cibo consumato nel Cinquecento, per taluni aspetti anche come si
accostassero i sapori, e dà indizi di alimenti che conducono alla conoscenza
che si tratti di cibo italiano, come il vino Bruschino o il salame tipico.
Quarto aspetto: riuso
![]() |
Immagine 11 - foglio della lista tripartito e in cui traspaiono scritte del retro |
Quinto aspetto: il Food design
Tutti i su citati aspetti riconducono al Food
design: il cibo schizzato da Michelangelo che già è progetto, e fantasia,creatività, ed invenzione permette la produzione di qualcosa
di nuovo e aiutano il servo alla associazione mentale e alla
comprensione; il cibo, come il disegno, è un elemento che accomuna gli uomini,
e al tempo stesso esso può indicare una determinata localizzazione geografica, la
cultura delle popolazioni locali.
![]() |
Immagine 12 - progetto di tortellino |
![]() |
Immagine 13 - progetto di pasta del designer Mauro Olivieri |
![]() |
Foto 14 - posate ergonomiche di Gio Ponti per la Krupp italiana, Milano, 1951 |
![]() |
Foto 15- Enrique Sardi, il pasticcere Lello Parisi e il Team Lavazza
|
![]() |
Foto 16 - vasi ottenuti da riciclo di buccia d'arancia |
Non tralasciando che anche il packaging progettato per avvolgere il cibo spesso viene riciclato.
Fonti foto
1- http://www.daringtodo.com/lang/it/2011/10/14/grandi-mostre-michelangelo-e-raffaello-nella-roma-del-500/
3-http://www.barnesandnoble.com/w/memory-a-contribution-to-experimental-psychology-hermann-ebbinghaus/1103341399?ean=2940015692525
14- http://diegoterna.wordpress.com/2012/04/25/il-design-spiegato-a-me-stesso-3/
15- http://www.buoni-pasto.it/cookie-cup-per-un-sabato-in-dolce-compagnia/
16- http://www.architetturaecosostenibile.it/design/arredamento/buccia-arancia-scarto-riciclo-751.html
Fonti immagini
2- Bruno Munari, Da
cosa nasce cosa, editori Laterza, Roma, 2005, pag. 62
4 - http://www.lettere.unimi.it/dodeca/bozzi/cap2pb.htm
5- http://www.timetocomm.com/news/teoria-della-gestalt/
6-7-8- 9- http://design-matin.com/munari-point-trait-chaise/
10-
11- http://deepsdesignbyceciliapolidori2-2.blogspot.it/p/a.html
12- http://www.finedininglovers.com/photo/art-design/food-design-pasta/pasta-design-tortellini/
13-
http://www.pastificiodeicampi.it/blogs/mafaldina/2013/01/food-design-ecco-i-campotti-by-mauro-olivieri.htmlMarina Arillotta -
Nessun commento:
Posta un commento